Editore : Damster
Anno : 2021
Nell’America immaginaria del noir classico, un critico cinematografico di successo viene incaricato di scrivere un reportage sui detective privati nella realtà. Si trova così a seguire un investigatore, dagli apparenti modi da ‘duro’, durante una indagine riguardante il delitto di un collega del critico. L’ambiguo rapporto che si stabilisce tra l’uomo d’azione e l’intellettuale mondano è il filo conduttore della storia. Combinando la classica ricerca del colpevole al romanzo d’azione vero e proprio, e grazie alle varie tecniche narrative utilizzate, il romanzo sviluppa una trama serrata e ricca di colpi si scena: ci sono quasi tutti i personaggi e le situazioni del poliziesco americano, tra cui una avvenente dark lady, vera e propria protagonista al femminile, e l’immancabile mistero della camera chiusa (che per l’occasione è un cinema). Questo romanzo è un omaggio, in parte ironico e nostalgico, al genere in questione e al cinema noir, ma ci parla pure di molti aspetti del mondo in cui viviamo.
Leggi qui la postfazione dell’autore sulla genesi del romanzo :
Recensioni
Giornale “IL RESTO DEL CARLINO” , 8 Dicembre 2021
SCRIVERE O UCCIDERE: UN OMAGGIO AL NOIR AMERICANO – Si legge tutto di un fiato questo nuovo giallo di Vandelli perché gli ingredienti per un buon noir ci sono tutti. Mi è piaciuta la città: una classica downtown statunitense descritta nei minimi dettagli e nello stesso tempo vaga, persa in una nebbia che la rende immaginaria. Mi sono piaciuti i personaggi. Il detective privato che gioca a fare l’illetterato, apparentemente concreto ma in realtà alla ricerca di una idea di giustizia difficile da trovare in una società dai contorni sfumati. Il critico letterario, anch’egli solo apparentemente immerso nelle sue fantasie, in realtà personaggio molto efficace. Egli ci ricorda l’amore nostalgico per il cinema e la letteratura, l’utilità della bellezza. Tutti i personaggi di questo romanzo non sono mai solo bianchi o neri ma sono sempre indiscutibilmente sé stessi. Oltre all’immancabile dark lady troviamo la madre possessiva e il giocatore d’azzardo che ci appare forse come il personaggio più ambiguo. Immergetevi dunque in questa lettura che ha a mio parere come punti cardine un’idea di giustizia ed un’idea di bellezza purtroppo sporcate dalla miseria che a volte caratterizza gli esseri umani.
Giuseppina Villa
La lettura è stata molto piacevole: totalmente digiuna del genere, non avevo neanche lontanamente supposto chi poteva essere il colpevole. Belle anche alcune immagini dell’ambientazione e il modo in cui le fai vedere al lettore.
Anonimo
Mi ha attirato il titolo. Libro strano ma bello, per me che non avevo mai letto questo genere.
A. M. Martini
Perché mi e’ piaciuto: si legge molto bene, scorrevolmente, facilmente e senza fatica anche se, con l’uso di tre narratori diversi, in certi momenti ,soprattutto all’inizio, spiazza un poco. Ma proprio i tre narratori, e il loro intervenire anche a sorpresa lo rendono molto interessante, particolarmente nel loro gioco inaspettato e ritmico.
E’ Il racconto di una America standard, universale, di una città che potrebbe essere tutte le citta’, nessuna in particolare. Potrebbe anche essere una citta’ europea del cinema, dei giornali, delle notti mondane. Direi quasi un classico del noir che sta in mezzo ad altri personaggi, ad altri detectives, ad altre donne fatali e ad altre vittime.
La storia (o il soggetto?) è originale. Potrebbe sembrare banale definirla originale, ma non e’ ispirata a…, non e’ un re-make, o un sequel. E’ una bella idea, una bella creazione, fantasia materializzata.
Ps: Lo rileggero’,e mi stimola a leggere altro chel’autore ha scritto.
Paolo Coriani
Ho letto in modo vorace questo classico noir con piacere e vivo interesse, è una lettura che una volta iniziata non la si può posare. Quello che mi ha tenuta incollata alla lettura non solo è la trama tipica del Noir Americano, ma la descrizione accurata dei posti, colori, suoni, profumi, odori, luci. Questo libro lo consiglio ai lettori che stanno cercando una lettura di compagnia in un pomeriggio d’inverno davanti ad un camino acceso.
Paola Bonfatti
Avvincente, il noir di Vittorio Vandelli mi ha convinta e ha avuto un posto d’onore sul mio comodino. Fresco nella scrittura e con un finale a sorpresa….bello!!!
Daniela Pollastri